Mi sono lasciata intaccare
dalla paura, quella paura che ti fa vedere i mostri anche dove non ci sono,
quella paura che ti fa pensare male di tutto e di tutti.
Così non va bene.
Ieri ero sola in auto, stavo
per immettermi sulla strada principale da una secondaria. Da lontano vedo una
donna intenta a fare l’autostop. Un pensiero mi arriva subito alla mente “ma è
pazza? La possono uccidere, violentare, derubare, picchiare”.
E poi il cervellino continua:
volevo proprio passare da quella parte, ma poi? Faccio finta di nulla? La
ignoro? Brava Barbara! Proprio tu che parli di essere al servizio del prossimo
che ha bisogno. Eh…e se poi quella è una tipa pericolosa?? Se mi deruba?
Peggio! E se fosse armata???
E’ mezzogiorno, giornata di
sole e caldo, e quella donna è al sole cocente, chissà da quanto è in viaggio. E
se nessuno le dà un passaggio? Povera, potrebbe essere rimasta a piedi, aver
avuto un problema o un inconveniente di viaggio. Potrebbe non potersi
permettere il costo del viaggio. Ma io posso andare anche
nell’altra direzione, e la mia coscienza sarebbe a posto. E…sì, col cavolo che
sarebbe a posto…. Ok voglio fare quello che sento giusto, parto in
direzione di quella donna, guardo che impressione fa da vicino e decido….
Una ragazza sui 25 anni,
minuta, valigia rossa grande, una borsa in carta e una portantina con il suo
gatto. Si sta portando la casa appresso. Mi fermo, la faccio salire, deve
andare lontano, le posso dare solo un passaggio breve, ma almeno nella
direzione giusta: quella strada non l’avrebbe portata a destinazione. Decido di parlare solo del
gatto, così non mi vengono in mente altre idee stupide o di giudizio. La lascio
sulla strada giusta, all’ombra di un ponte, così almeno non verrà cotta dal
sole. Mi scuso per non aver potuto fare di più. Adesso vorrei sapere se è
riuscita ad arrivare presto e bene (l’istinto materno non mi abbandona).
La paura è il più grande
deterrente esistente. Lo strumento inventato e ingigantito per impedirci di
pensare, di agire, di guardarci intorno. Testa bassa, occhi chiusi. Dobbiamo
uscire da questa mentalità: non permettiamo che il mondo con le sue paure
costruite intacchi la nostra mente.
La
paura porta le persone a fare cose che mai avrebbero fatto, a giustificare
situazioni che mai avrebbero giustificato, a tollerare gesta che mai avrebbero tollerato.
Non dobbiamo permettere alla paura di condizionare il nostro ragionamento e
costringere la nostra coscienza ad accettare compromessi.
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